“Un sorriso senza perché” il concerto del 23 agosto

Chigiana International Festival & Summer Academy 2020 “Oursounds”
Un sorriso senza perché

23 agosto, ore 21.15
Chiesa di Sant’Agostino, Siena

L’oboista e “legend” della Chigiana Christian Schmitt e la pianista Alessandra Gentile, “dandosi il braccio”, si avventurano nell’atmosfera montaliana di una passeggiata musicale tra repertorio classico, romantico e jazz

 

Christian Schmitt oboe
Alessandra Gentile pianoforte

 

Siena – L’oboista Christian Schmitt e la pianista Alessandra Gentile regaleranno ben più di un motivo per lasciarsi andare al sorriso, cui allude il titolo del loro recital in duo, “Un sorriso senza perché”, domenica 23 agosto, alle ore 21.15 nella Chiesa di Sant’Agostino. Tinge il “mood” del concerto in cartellone al VI Chigiana International Summer Festival, anche in questo caso, la poesia, e in particolare una lirica di Eugenio Montale, Ripenso il tuo sorriso(dalla raccolta Ossi di seppia) dedicata al ballerino russo Boris Kniaseff, di cui Montale rievoca con nostalgia una personalità candida, ma al tempo stessa meditabonda, e luminosa.

La prima parte del programma si apre sulle note della Sonata in sol maggiore op.13 n.4 di Giovanni Battista Sammartini (1770-1775), compositore milanese settecentesco che partecipò attivamente alla rivoluzione formale in corso nel primo Settecento nell’ambito sinfonico europeo, che portò a consolidamento del canone classico della forma-sonata.

Segue l’Adagio e Allegro op.70 di Robert Schumann (1810-1856),  intitolato sul manoscritto originale Romanza e Allegro e originariamente scritto per il corno a pistoni (introdotto in Germania pochi anni prima) ma già pensata e trascritta da Schumann stesso per oboe, per violino e per violoncello. “Superba, fresca e appassionata”, nelle parole di Clara Schumann, la melodia del suo Adagio ricorda, per ampiezza ed eloquenza, l’enorme campata cantabile dell’Adagio sostenuto della Seconda Sinfonia, cioè uno dei vertici della funzione melodica nella musica romantica. Nel suo Allegro, “Rasch und feurig” (rapido e con fuoco), per quanto trascinante ed euforico, si apre però, improvvisamente, uno spazio cantabile in un Intermezzo che si ricollega alla grande melodia dell’Adagio.
Chiude la prima parte del recital la trascrizione strumentale dell’aria da concerto “Ah se in ciel benigne stelle” K. 538 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) che, originariamente scritta per soprano, mantiene intatto il fulgore della sua agile parte vocale, melodica e virtuosistica al tempo stesso.

La seconda parte del recital porta alla scoperta di compositori assai meno noti ed eseguiti, iniziando con il romantico Morceau de salon op.228 di Johann Wenzel Kalliwoda, violinista, direttore e compositore ceco ottocentesco, che secondo le testimonianze fu amato dallo stesso Schumann. Seguono la Sonatine pour Jaqueline op 21, nei movimenti Moderato – Frei – Allegro giocoso di Dirk-Michael Kirsch,  oboista e compositore tedesco classe 1965 e il primo e secondo movimento (Cantilene e Caprice) della Sérénade di André Jolivet (1905-1974) compositore francese con una visione “spirituale” della musica cui riconosceva un originario e antico potere incantatorio. Ugualmente attratto dalla poetica musicale antica che da quella moderna, subì in particolare il fascino del modello musicale francese, di Debussy, Ravel, Dukas, di cui apprezzava la dimensione acustica oltre che l’impiego ormai sempre più frequente dell’atonalità.

A conclusione del progetto, un’incursione nella composizione d’ispirazione jazzistica con due movimenti dalla Sonata per oboe e pianoforte di Daniel Schnyder, Schnell (III mov.) e Sehr Schnell (IV mov.). Il compositore svizzero, nato a Zurigo nel 1961, ama fondere in uno stile unico e personale, alla luce di quello che ama definire uno “kultur clash”, lo swing melodico e le ricercatezze di strumentazione tipiche delle ballad degli anni 30-40, alcune suggestioni e sonorità dal grande repertorio strumentale e sinfonico romantico, e una spinta ritmica, gioiosa ed energetica di provenienza tipicamente funky.

L’oboista Christian Schmitt, una carriera da prima parte d’importanti orchestre sinfoniche internazionali alle spalle (Basilea), è oggi un docente appassionato e un solista sempre attento all’evoluzione del suo strumento. Dedicatario di numerosi lavori di diversi compositori, come i francesi Vincent Paulet e Laurent Riou, l’italiano Jacopo Baboni Schilingi, il tedesco Hans Tutschku, porta alla luce i loro più recenti lavori negli per la Maison de Radio-France, Birmingham Concert Hall, per il Festival de Compiègne e Nuits Bleues dei festival di Arc e Senans. Si è esibito come solista sotto la direzione di Nello Santi, Armin Jordan, Marcello Viotti, Heinz Holliger, Walter Weller tra gli altri.

La pianista Alessandra Gentile è attiva come solista con molte orchestre e partner sgabile di Christian Schmitt, Alessandro Cervo, Luciano Tristaino, Davide Bandieri, il LuDIAL Trio e Cord Garben. La sua collaborazione con molti compositori contemporanei è intensa, il che fa di lei un nome di riferimento nell’ambito cameristico contemporaneo.

Biglietti acquistabili online www.chigiana.org

PROGRAMMA

Giovanni Battista Sammartini 
Sonata in sol magg. op. 13 n. 4
Andante – Allegro – Adagio – Minuetto

Robert Schumann 
Adagio e Allegro op. 70

Wolfgang Amadeus Mozart 
Aria da concerto “Ah se in ciel benigne stelle” K. 538

Johann Wenzel Kalliwoda 
Morceau de salon op. 228

Dirk Michael
Kirsch Sonatine pour Jaqueline
Moderato – Frei – Allegro giocoso

André Jolivet 
da Sérénade
Cantilene (I mov.), Caprice (II mov.)

Daniel Schnyder 
dalla Sonata per oboe e pianoforte
Schnell (III mov.), Sehr Schnell (IV mov.)

 

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