COMUNICATO STAMPA

IN CHIGIANA TORNA “TRADIRE – Le radici nella musica”

OGNI GIOVEDÌ DI MARZO ALLE 21

CON 4 APPUNTAMENTI DELL’EDIZIONE 2025

INTITOLATA “DOPO TUTTO”

Prima serata giovedì 6 marzo “DOPO IL LAVORO” con I SUONATORI DELLA LEGGERA  

Dalle 20:30, degustazione di un vino abbinato alle musiche suonate

A CURA DI MANSALTO  

SIENA – Giovedì 6 marzo alle 21 nel Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini (via di Città 89, Siena) tornaTRADIRE – Le radici nella musica” con la nona edizione della rassegna che anche quest’anno affianca la programmazione invernale dell’Accademia Chigiana con un ciclo di quattro appuntamenti per ogni giovedì di marzo. Quattro conversazioni informali fra parole e musica, condotte come di consueto da Stefano Jacoviello, curatore dell’iniziativa, con musicisti che affrontano il tema della tradizione, dell’identità e della memoria nel loro percorso artistico. L’edizione 2025 si intitolaDopo tutto”: musica e tradizioni si somigliano poiché si capiscono solo se considerate dal dopo, ovvero da un punto di vista rivolto verso ciò che è successo, che tuttavia per essere compreso, e raccontato ci costringe a ricostruirne la forma. 

 

Il primo appuntamento di giovedì 6 marzo, intitolato “Dopo il lavoro” vedrà su palco i Suonatori della Leggera: Filippo Marranci (voce e gnacchere), Silvia Falugiani (voce e trombone), Ilaria Danti (voce e basso tuba), Cecilia Valentini (voce e flauto traverso), Fabio Soldati (clarinetto in do), Pietro Gheri (violino e corno), Marco Magistrali (fisarmonica e organetto).  I Suonatori della Leggera sono nati quando i giovani avevano quasi definitivamente spopolato i borghi appenninici della Val di Sieve per andare a valle a lavorare nelle fabbriche e negli uffici, abbandonando i monti, i campi e i ricordi. Negli anni ’90, dopo una serie di ricerche sulla trasmissione orale della musica nelle comunità montane, l’etnomusicologo Marco Magistrali si è stabilito in Val di Sieve, incrociando il suo percorso personale con la storia del luogo. Intorno al suo lavoro si è creata una comunità di persone attive nel recupero e nella conservazione della memoria intangibile della civiltà contadina, che oggi esprime un Centro di Ricerca e Archivio sulla cultura immateriale della Toscana Orientale, attività didattiche, progetti e produzioni e una serie di pubblicazioni discografiche ed editoriali. 

 

Dopo il lavoro nelle lunghe serate invernali i contadini andavano a veglia, usando il canto e l’improvvisazione in versi per conservare la memoria della comunità, alimentare le passioni, condividere il sentire delle fatiche e delle miserie quotidiane, a cui non mancavano di accostare occasioni di divertimento. I giovani uomini andavano a veglia per trovare moglie, i bambini per imparare il senso della vita e i vecchi per tramandarlo e conservarne l’equilibrio, fino al tramonto della civiltà contandina. La veglia non era il solo luogo della narrazione, del canto e del ballo, ma questi erano gli strumenti per condividere memorie e modelli sentimentali. Cantando e raccontando, a veglia si costruiva il senso di appartenenza alla comunità, attraverso la circolazione delle idee politiche e sociali. 

Strianelle, ottave, polke, mazurchine, canti d’amore e tradimento, di lutto e di rivendicazione: sono le musiche che i Suonatori della Leggera passeranno in rassegna, condite di aneddoti sull’esperienza che ha permesso di non perdere per sempre le testimonianze del passato, trasformandole in memoria viva, al presente, davanti agli occhi e le orecchie degli spettatori. 

 

Come sempre, a partire dalle 20:30 ogni appuntamento è preceduto dalla degustazione di un vino della tenuta Mansalto abbinato alle musiche suonate, a cura di Marco Giacopelli.  

TRADIRE è un’iniziativa dell’Accademia Musicale Chigiana, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena e l’Università per Stranieri di Siena. 

Ascolto libero, ingresso gratuito. Prenotazione vivamente consigliata: biglietteria@chigiana.org, tel. 0577220922. Info: chigiana.org/tradire-2025/ 

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