COMUNICATO STAMPA
Chigiana International Festival & Summer Academy 2023
Concerti, Opere, Eventi
Sei pianoforti per cent’anni sotto le stelle
I 6 pianoforti del Chigiana Keyboard Ensemble con Alessandro Carbonare, al clarinetto interpretano la nuova creazione di Fabrizio Festa, le elaborazioni di Fabio Cifariello Ciardi sull’inno di Mameli e la celebre trilogia di Graham Fitkin Log, Line, Loud
In prima esecuzione assoluta, Ad sidera tollere vultus di Fabrizio Festa, per clarinetto in sib e sei pianoforti, è stata commissionata dall’Accademia Chigiana per celebrare il centenario
dell’inizio delle sue attività concertistiche
Teatro dei Rinnovati, Siena
Martedì 11 luglio, ore 21.15
Info e biglietti: chigiana.org
«Pronaque cum spectent animalia cetera terram, Os homini sublime dedit caelumque videre Iussit et erectos ad sidera tollere vultus».
«E, mentre le altre bestie, prone, guardano la terra, diede all’Uomo un viso rivolto verso l’alto e gli ordinò di girarlo, eretto, al cielo, lo sguardo alle stelle».
Ovidio, da Metamorfosi, I, 86-4
Martedì 11 luglio, alle ore 21.15 al Teatro dei Rinnovati di Siena, un evento sensazionale del Chigiana International Festival & Summer Academy vede riuniti il celebre clarinettista Alessandro Carbonare e il Chigiana Keyboard Ensemble, formazione di pianoforti nata nel 2021 in seno all’Accademia Chigiana e già ospite di importanti festival internazionali, per un inedito programma dedicato a tre compositori viventi, generazionalmente affini, come Fabrizio Festa (1960), Fabio Cifariello Ciardi (1960) e il britannico Graham Fitkin (1963) che restituiscono sotto tre diverse angolature la fotografia di un mondo sonoro poliedrico, in continua evoluzione, di grande potenza comunicativa, in cui confluiscono le istanze delle avanguardie, della nuova scena jazzistica statunitense, dello spettralismo di matrice francese e il minimalismo e post minimalismo britannico. Il Chigiana Keyboard Ensemble si presenta in quest’occasione nella formazione a sei pianoforti, composta da Monaldo Braconi, Francesco De Poli, Pierluigi Di Tella, Alessandra Gentile, Luigi Pecchia, Danilo Tarso.
Fondato nel 2021 il Chigiana Keyboard Ensemble svolge la sua attività artistica nel contesto del Chigiana International Festival & Summer Academy, il Festival di produzione dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena, che unisce formazione e performance in una sintesi efficace e innovativa. Si tratta di un ensemble in residence per più pianoforti, coordinato da Luigi Pecchia e composto dai Maestri collaboratori al pianoforte dei Corsi estivi di alto perfezionamento: Roberto Arosio, Monaldo Braconi, Monica Cattarossi, Francesco De Poli, Pierluigi Di Tella, Alessandra Gentile, Stefania Redaelli, Danilo Tarso e Tamami Toda Schwarz.
Tra le composizioni in prima esecuzione mondiale in programma al Chigiana International Festival & Summer Academy, Ad sidera tollere vultus, per clarinetto in sib e 6 pianoforti di Fabrizio Festa è stata scritta su commissione dell’Accademia Chigiana in occasione delle celebrazioni del centenario dall’inizio delle sue attività concertistiche. Sarà eseguita assieme al brano per sei pianoforti “dedicato all’Italia”, S’è desta? (2005) di Fabio Cifariello Ciardi e al trittico Log, Line, Loud (199..) di Graham Fitkin, per 6 pianoforti.
«L’Italia della seconda repubblica non se la passa troppo bene, racconta Fabio Cifariello Ciardi nel 2005, a introduzione della prima esecuzione della composizione. Vortici di forze in perenne rotta di collisione con le strutture che dovrebbero garantire la stabilità del sistema; un gorgo che ci trascina, attoniti, e che forse suggerirebbe oggi a Goffredo Mameli una spaesata intonazione dubitativa: “l’Italia …s’è desta?”». Giocando con efficacia su una “panfonia controllata” dei sei pianoforti (utilizzati anche in forma non tradizionale), non solo grazie allo spunto fornito dal titolo, il brano ammicca invece a un sistema – quello della nostra realtà, pure politica – minato da “vortici di forze in perenne rotta di collisione”.
«Negli anni Novanta, spiega Graham Fitkin, ero interessato alle sonorità degli ensemble monotimbro. Ma è stato l’incontro con il gruppo Piano Circus a darmi l’idea di scrivere un brano per una formazione di sei pianoforti. Così è nato anzitutto Loud, il brano più spettacolare, forte, teso, staccato, e che nella sua incredibile sonorità somma la piena potenza di sei pianoforti a coda, Line, e il brano più lento, sostenuto e meditativo, quasi un secondo movimento concertistico e, a conclusione della suite, Log, invece rappresenta una sorta di sintesi delle diverse istanze espressive».
Alla vigilia della “creazione”, dal vivo, della sua nuova opera, Fabrizio Festa anticipa alcuni temi ispiratori del lavoro:
« I celebri versi ovidiani se da un lato rimandano alla meraviglia di aristotelica memoria, dall’altro ci impongono di sentire quel semplice gesto – alzare lo sguardo al cielo – come il fondamento di ogni cosa. E di seguirlo, perciò, in un intrico di percorsi che hanno origine in una semplice constatazione: meravigliati (il verbo che usa Aristotele ha un profondo significato magico, non dimentichiamolo) dalla bellezza del cielo notturno, ammirando il cosmo siamo divenuti cosmonauti e cosmologi, abbiamo preso conoscenza dell’universo e dei multiversi, abbiamo inventato la geografia e cominciato a disegnare mappe e rotte, e quindi a cantare. Poi, molti secoli dopo, nell’Europa fattasi monastica, quel canto è divenuto notazione. È stato, cioè, mappato. Ecco allora altri itinerari, altre rotte, tutti noi seguaci di quell’Orfeo che, cantando la genesi del cosmo, salì sulla nave degli argonauti. Quella meraviglia genera un imperativo categorico: quel cielo stellato sopra di noi ci impone una legge morale dentro di noi, l’unica e la sola che ci permette di accordarci con la Natura, di cui siamo parte e partecipi, l’armonia insegnandoci a condividere la pluralità dei diversi. Ma Kant ci porta troppo lontano da ben più modesti pentagrammi che costituiscono questa mia composizione. Eppure, il musicista, ovvero l’artista, non può esimersi dal celebrare l’origine di questa sua tékne ogniqualvolta s’accinge a comporre, perché comporre significa mettere insieme i pezzi come fece il Demiurgo. Così, allorquando mi è stato proposto di comporre per celebrare i cent’anni dalla fondazione di un’accademica così prestigiosa come la Chigiana, per una formazione al cui interno spicca il canto di uno strumento antichissimo nella sua genealogia come il clarinetto, e mi fu chiesto di darle un titolo, i versi ovidiani s’imposero subito come l’unica scelta possibile. Tanto più che quel clarinetto è primus inter pares tra sei pianoforti: strumenti a corda per un verso (e quindi “apollinei”), per l’altro però a percussione (e mi piace, quindi, pensarli “dionisiaci”). Marsia, il clarinetto; Apollo, la corda; Dante che invoca Apollo all’ingresso del Paradiso, chiedendogli di essere scorticato come Marsia per accedere puro al più altro dei cieli. Ancora un’altra storia, un altro percorso, una via che ci riporta ai pentagrammi e alle note, che sono le tappe di questi nostri intrecci che s’intrecciano. Ad Sidera Tollere Vultus è, infatti, prima di tutto una composizione ludica. Il rito è un gioco, il gioco è un rito. Se dico che la mia è una composizione rituale intendo che essa rappresenta un gioco. Fors’anche IL gioco. Coerentemente si apre con un’Invocazione. Alzare gli occhi al cielo vuol dire pure invocare gli Dei e Iddio, in qualunque forma li si immagini. Segue, poi, la rappresentazione, che assume la forma dello Yantra. Un diagramma (una mappa), che contiene un mantra. Un diagramma e un mantra che rimandano al verbo armonico fondamentale: tenere assieme. Sempre nella medesima radice, l’imperativo categorico: niyama, il dovere, l’obbligo. Quello che si compie sorridendo, quello che nasce dal sentire il mondo, non dal subire l’altrui sopraffazione. Ed infine, dedicato al monaco zen Adolfo Soho Brunelli, la Dhāraṇī, il sutra che cura, che sostiene, che mantiene il ricordo, formula magica apotropaica che agisce soprattutto mediante il suono. Forse un gioco-rito mistico (la mistica è spesso e volentieri giocosa), ma non una composizione a carattere sacro, e tantomeno religioso. Se pur convintamente credente, non professo religione alcuna e guardo con sospetto all’evocazione oggi, in questi anni, in questo secolo, di ciò che oggi viene definito “sacro”».
Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2023 è realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Siena, il sostegno di Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Rotary Club Siena e Rotary Club Siena Est, Società Esecutori Pie Disposizioni.
I concerti realizzati in coproduzione con INA-GRM al Festival godono del patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia.
Sono sponsor del Festival TERNA, Guild Living – Specht Group Italia, Unicoop Firenze, Chianti Banca, Assoservizi Confindustria Toscana Sud.
Si ringrazia per il sostegno Enegan.
Per alcuni specifici progetti si ringrazia inoltre il Comune di Sovicille, il Civitafestival, Asciano Suono Festival, Festival delle viole di Gerfalco, Consorzio Vino Chianti Classico, Mozarteum Universität Salzburg, Festival e Comune di Radicondoli, Centro Studi Luciano Berio, INA-GRM, Associazione Guido Levi Lighting Lab, Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, Verona Accademia per l’Opera, l’Accademia di Belle Arti di Brera, Fondazione Artemio Franchi, Compagnia del Ss. Sacramento e del Beato Antonio Patrizio di Monticiano, Festival Orizzonti Verticali, Festival del Quartetto di Loro Ciuffenna, Festival “Paesaggi Musicali Toscani” e Comune di Castelnuovo Berardenga, Orbetello Piano Festival, Comune di Rapolano Terme, Comune di Sinalunga, Comune di San Gimignano, l’Università di Siena e l’Università per Stranieri di Siena, l’Associazione “Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz”, il Conservatorio “Rinaldo Franci”, Inner Room Siena, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, Le Dimore del Quartetto, la Compagnia “Corps Rompu”, il Laboratorio SaMPL del Conservatorio di Musica “Cesare Pollini” di Padova, CSC Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, CIDIM.
Esprimiamo, infine, la nostra gratitudine nei confronti dei membri dell’Albo d’onore e di tutti i sostenitori del Programma “In Vertice” per il prezioso sostegno riservato all’Accademia.
Media partner del Chigiana International Festival 2023 sono RAI Cultura, RAI 5, RAI Radio3, La Nazione QN, Canale3, RadioSienaTV, SienaNews.
Biglietteria e informazioni
I biglietti dei concerti potranno essere acquistati, a partire dalla seconda metà giugno, on-line sui siti www.chigiana.org o www.TicketOne.it e presso le Biglietterie di Palazzo Chigi Saracini (tutti i giorni dalle 11:00 alle ore 18.00); inoltre il giorno del concerto la vendita proseguirà presso le rispettive sedi, a partire da due ore prima dello spettacolo.
Per consentire l’accesso agli spettacoli dal vivo di una ampia fascia di appassionati di musica, i biglietti avranno un prezzo unico di 15 euro (posti ridotti 10 euro), con prezzo speciale per gli studenti (5€); i concerti della sezione “Chigiana Factor” avranno tutti un prezzo di 5 euro.
I concerti in Piazza del Campo (19 e 22 luglio) e gli Appuntamenti Musicali saranno ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria e fino ad esaurimento posti.
Le riduzioni sono riservate ai giovani sotto i 26 anni e alle persone di età superiore ai 65 anni; sono previste offerte speciali per gli Abbonati MIV della stagione 2022/23 e per altri enti e istituzioni convenzionati.
Per Informazioni: tel. 0577-220922 oppure via e-mail: biglietteria@chigiana.org
PROGRAMMA
11 luglio 2023, Teatro dei Rinnovati, ore 21.15
ALESSANDRO CARBONARE clarinetto
CHIGIANA KEYBOARD ENSEMBLE
Monaldo Braconi
Francesco De Poli
Pierluigi Di Tella
Alessandra Gentile
Luigi Pecchia
Danilo Tarso
Fabio Cifariello Ciardi S’è desta?
Fabrizio Festa Ad sidera tollere vultus (prima esecuzione assoluta)
Graham Fitkin Log, Line, Loud
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BIOGRAFIE
Alessandro Carbonare è primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, è vissuto a Parigi, rivestendo per quindici anni questo stesso ruolo presso l’Orchestre National de France, Berliner Philharmoniker, Sinfonica di Chicago e Filarmonica di New York.
È stato ospite nei più importanti conservatori tra i quali il Royal College di Londra, la Juilliard School di New York, il Conservatoire national supérieur de musique di Parigi e la School of Arts di Tokyo.
Su personale invito di Claudio Abbado, ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart, con la quale ha registrato il Concerto K622, aggiudicandosi un Grammy Award nel 2013.
Ha inciso gran parte del repertorio per clarinetto per Harmonia Mundi e JVC Victor, commissionando nuova musica composta per il proprio strumento.
Tiene il corso di perfezionamento presso l’Accademia Chigiana dal 2011.
Fondato nel 2021 il Chigiana Keyboard Ensemble svolge la sua attività artistica nel contesto del Chigiana International Festival & Summer Academy, il Festival di produzione dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena, che unisce formazione e performance in una sintesi efficace e innovativa. Si tratta di un ensemble in residence per più pianoforti, coordinato da Luigi Pecchia e composto dai Maestri collaboratori al pianoforte dei Corsi estivi di alto perfezionamento: Roberto Arosio, Monaldo Braconi, Monica Cattarossi, Francesco De Poli, Pierluigi Di Tella, Alessandra Gentile, Stefania Redaelli, Danilo Tarso e Tamami Toda Schwarz.
Compositore, direttore d’orchestra, music e sound designer, docente di musica, Fabrizio Festa è laureato in filosofia, con una tesi in Storia della Fisica dedicata alla meccanica quantistica, comincia i suoi studi musicali come pianista, dedicandosi fin dagli inizi al Jazz. È in ambito jazzistico che comincia a interessarsi alla composizione ed all’arrangiamento. Frequenta i corsi di composizione e di musica d’uso e riprodotta presso il Conservatorio di Bologna (con Ettore Ballotta), e si specializza poi con Mal Waldron. Sono suoi la maggior parte dei brani incisi dal ‘Festa Group’, la band da lui fondata e co-diretta per molti anni, band con la quale è stato due volte ospite del Festival Internazionale del Jazz di Montreux e ha compiuto tournée sia in Europa sia negli USA. Tra i più importanti impegni jazzistici segnaliamo la partecipazione (come direttore ed orchestratore) alla realizzazione del CD del chitarrista e compositore americano Al Di Meola “The Grande Passion”.
L’attività di compositore lo ha visto impegnato in diversi settori: da quello classico (opera, balletto, sinfonica, cameristica) al Jazz ed alla musica leggera, dalle colonne sonore per il teatro, il cinema e la televisione, alle produzioni radiofoniche. Sue pagine sia sinfoniche sia cameristiche sono state eseguite negli Stati Uniti, in Canada, in Centro e Sud America (Messico, Cile, Argentina, Brasile, Perù), in Europa (Russia, Gran Bretagna, Olanda, Germania, Francia, Spagna, Norvegia, Belgio, Grecia, Danimarca, Svezia, Lituania) e in Asia (Cina, Iran, Turchia, Azerbaijan e Libano), oltre che in Italia (in Festival tra i quali Spoleto, MITO, Festival delle Nazioni, Cantiere d’Arte di Montepulciano, Festival Duni Matera, ecc.).
Le sue composizioni sono pubblicate tra gli altri da: Sonzogno, Sconfinarte e Drycastle Records.
Invitato sia come compositore, sia come interprete e direttore d’orchestra, ha preso parte a festival internazionali ed è stato ospite di teatri e sale tra le principali (Carnegie Hall e Focus Festival alla Juilliard School a New York, Festival Encuentros al Teatro Colòn di Buenos Aires, Filarmonica di Vilnius, Museo Guggenheim a Bilbao per il BBK Festival, al Festival di Cervantino in Messico, Uzeyir Hajibeyov International Music Festival a Baku in Azerbaijan, etc.) ed in Italia (Festival delle Nazioni, Festival Internazionale Mozart a Rovereto, SpazioMusica Cagliari, Lugo Opera Festival, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Comunale di Modena, ERF Festival, Festival Pergolesi – Spontini, Festival di Musica Latino Americano – Venezuela, etc.).
Attualmente dedica una parte rilevante della propria attività al Music e al Sound Design ed alla progettazione e programmazione in ambiente DAW e crossmediale.
Molto impegnato nell’attività divulgativa e di ricerca, in particolare nel settore delle neuroscienze e dell’intelligenza artificiale, ha pubblicato, tra l’altro, i saggi “Musica: usi e costumi” (Pendragon, Bologna, 2008) e “Musica. Suoni, segnali, emozioni” (Editrice Compositori, Bologna, 2009) e curato il volume “Resistenza Illuminata 1945-2015. Omaggio a Luigi Nono” (Pendragon, Bologna, 2018).
Critico musicale, attività esercitata tra l’altro collaborando per oltre vent’anni col quotidiano La Repubblica, è membro dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali.
e stato direttore artistico del concorso Internazionale di Composizione «2 Agosto», ed attualmente è consulente per la musica contemporanea presso il Festival Duni.
Insegna presso il Conservatorio di Musica E. R. Duni di Matera.
Interessato alla percezione, alla memoria e all’uso della tecnologia per meglio comprendere il nostro presente, Fabio Cifariello Ciardi si dedica alla musica strumentale, a quella elettroacustica e alla creazione di opere multimediali. Dal 2006 si interessa alla trascrizione strumentale delle inflessioni e dei ritmi della voce parlata. Allievo di Franco Donatoni e Tristan Murail, ha ricevuto, fra le altre, commissioni da Biennale di Venezia, Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Ravenna Festival, Divertimento Ensemble – Ernst von Siemens Music Foundation, Società dei Concerti “B. Barattelli”, l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Orchestra Milano Classica, Orchestra di Roma e del Lazio, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Fondazione Palazzo Strozzi Firenze, Agon-Centro Armando Gentilicci, Institut für Neue Musik di Friburgo, Electronic Music Studio (Stoccolma) e IMEB (Bourges). Le sue musiche sono state premiate in diversi concorsi fra i quali “International Computer Music Conference selection 1993” (Tokyo), “Olympia 1993” (Atene), “Spectri Sonori 93” (USA), XXV Concours Int. de Musique Electroacoustique (Bourges) 1998, Valentino Bucchi 1999 (Roma) Premio Nuova Musica – 39° Concorso Internazionale di Canto Corale C.A.Seghizzi (Gorizia – Italy), “VideoEvento d’Arte 2000” (Torino – Italy), HK.5 Rimusicazioni Film Festival 2003 (Bolzano – Italy), AITS “Best sound in Italian motion pictures 2011” (Rome, Italy). Nel 2010 il canale televisivo franco-tedesco Arte (www.arte.tv) ha dedicato un documentario alle sue opere basate sulla sonificazione di dati finanziari in tempo reale. Le sue musiche sono pubblicate da Rai-com e Curci. A partire dal 2001, con il collettivo Edison Studio, compone e realizza dal vivo le colonne sonore per diversi film muti e collabora con performer quali il percussionista Mahamad Gavhi Helm, il trombonista Ivo Nilsson e il contrabbassista Daniele Roccato. Per la composizione della propria musica ha creato software originali dedicati al calcolo della dissonanza, la spazializzazione del suono, la sonificazione in tempo reale degli andamenti dei mercati finanziari e la trascrizione strumentale di voci parlate. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni dedicate alla musica del novecento, alla psicologia e all’analisi della musica. Attivo nella ricerca interdisciplinare, ha collaborato con l’Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale di Roma e con la Facoltà di Psicologia e di Architettura della Sapienza – Università di Roma a diverse iniziative dedicate ai rapporti fra musica, memoria, suono e ambiente. Attualmente è uno dei conduttori della trasmissione Radio3 Suite. In collaborazione con l’Università di Trento ha recentemente pubblicato “Creatività musicali. Narrazioni, pratiche e mercato” (curato insieme a Giolo Fele e Marco Russo per Mimesis edizioni, Milano), e “L’analisi della voce parlata: una sfida interdisciplinare per le scienze e la musica” (per UniTrentoMag – periodico online dell’Università di Trento). È titolare della cattedra di Composizione presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento e Riva del Garda
Il suo catalogo è distribuito da Edison Studio e da ContempoNet.
Fonte diretta
Graham Fitkin compone musica per performance dal vivo e registrazioni, per la danza, i media e le installazioni. Ama lavorare con strumenti acustici, strumenti elettronici e registrazioni audio.
In ambito sinfonico, è stato compositore residente della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra e della London Chamber Orchestra. Ha ricevuto commissioni di Halle, BBC Philharmonic, Tokyo Symphony Orchestra, RSNO, Athens Camerata, BBC Symphony Orchestra, BBC Concert Orchestra. Le sue collaborazioni in ambito cameristico includono Yo-Yo Ma, The Sacconi Quartet, Kathryn Stott, Nederlands Blazersensemble, Powerplant, Will Gregory, Ensemble Bash, Piano Circus, Simon Haram. Nell’ambito cross mediale, i suoi progetti includono quelli con Tate, St Ives, Minack Theatre, una collaborazione VR con Shezad Dawood, l’app musicale Geography per HFC e il progetto di piantagione di alberi Birch 2020. In ambito coreutico, annovera collaborazioni con Shobana Jeyasingh, Wayne McGregor e la Random Dance, Pacific Northwest Ballet, New York City Ballet, San Francisco Ballet, Bi-Ma, Sidonie Rochon, Munich Ballet, Portugal National Ballet. Ha tenuto diverse residenze didattiche nel Regno Unito, 9 progetti comunitari regionali, seminari universitari, masterclass e workshop diretti nel Regno Unito, Giappone, Italia e Soweto. Dirige il gruppo di 9 elementi della Fitkin Band e lavora con l’arpista Ruth Wall come FitkinWall.
Le sue composizioni sono state selezionate nel Regno Unito, come nel caso del Concerto per violoncello per Yo-Yo Ma ai BBC Proms, Mindset per il Royal Ballet, The Athlon per LCO alle Cultural Olympiad, Home for Royal Opera House (con Jasmin Vardimon), Lost per la compagnia di teatro aereo Ockham’s Razor, Concerto per flauto dolce per Sophie Westbrooke e BBC National Orch of Wales, Twenty-Six Days for Huddersfield Contemporary Music Festival, Wing for Royal Aeronautical Society e al di fuori, come nel caso di Partially Screaming per Les Percussions Claviers de Lyon, Birch 1871 per orchestra per celebrare la Città Europea della Cultura 2014, Umea in Svezia, People per Les Elements a Toulouse, Tracking Yesterday’s England per Calefax, Amsterdam, Circuit per Kathy Stott e Noriko Ogawa e la Tokyo Symphony Orch, Huoah per il New York City Ballet.
Ha ricevuto tre BASCA Composer Awards, l’International Grand Prix Dance Music Award 2000, il Royal Philharmonic Society Composer Award 2015.
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