È stato recentemente pubblicato il volume Edizioni di musica pratica dal 1651 al 1670: Indici e repertorio annalistico 1671-1800, che costituisce la parte conclusiva degli Annali della stampa musicale romana dei secoli XVI-XVIII. Questa imponente opera in due volumi di due tomi ciascuno fu realizzata dal prof. Saverio Franchi in collaborazione con Orietta Sartori, la quale si è occupata anche di portare a termine il progetto originario curando il tomo appena uscito dalle stampe.

Mentre il primo volume degli Annali della stampa musicale romana dei secoli XVI-XVIII pubblicato nel 2005 riporta le Edizioni di musica pratica dal 1601 al 1650 ed è seguito dagli Indici relativi usciti nel 2010, il secondo volume tratta delle Edizioni di musica pratica dal 1651 al 1670 pubblicato nel 2021. Agli Indici di questo volume si aggiunge il Repertorio annalistico 1671-1800, coprendo quindi un arco temporale che, in aggiunta alle intenzioni di coprire settanta anni, si spinge fino alla completa conclusione del secolo XVIII.

L’opera è pubblicata dalla LIM, Libreria Musicale Italiana, casa editrice specializzata in musica e musicologia con volumi di grande pregio e valore culturale, che attualmente stampa anche la terza serie della rivista Chigiana Journal of Musicological Studies.

Espone il risultato di ricerche condotte per decine di anni da parte del prof. Saverio Franchi e si presenta come un lavoro scrupolosamente dettagliato e completo. A partire dal 1601, per ogni anno vengono riportate le edizioni musicali pubblicate a Roma dalle varie stamperie presenti all’epoca in città. Ciascuna edizione è corredata dalla foto del frontespizio con la sua trascrizione e descrizione accurata, la dedicatoria e la specifica del contenuto. Seguono le sigle RISM delle biblioteche che possiedono la copia e preziosi commenti relativi. La traduzione del frontespizio dal latino termina la ricca scheda dell’edizione.

Il repertorio è senz’altro un’opera di valido riferimento per ricerche declinate su tipo di musiche pubblicate, stampatori, tecniche di stampa, dedicatari e compositori, ma anche stemmi cardinalizi e nobiliari, oltre – naturalmente – alle musiche contenute.

L’interesse dell’Accademia Musicale Chigiana verso gli Annali della stampa musicale romana dei secoli XVI-XVIII non risiede solo nell’indubbio valore dell’opera in sé, ma anche nel fatto che diverse edizioni che figurano nel repertorio sono conservate presso la biblioteca della stessa Accademia. In particolare, venticinque titoli di brani stampati a Roma nel corso del XVII secolo fanno parte del Fondo Musicale Antico che raccoglie musica vocale a stampa del Cinquecento e Seicento. Il fondo fu acquistato dal conte Guido Chigi Saracini nel 1919 per arricchire la sua biblioteca personale e contiene musiche stampate prevalentemente a Roma e Venezia, ma anche a Napoli, Bologna, Pisa, Milano, Assisi e Loreto.

Gli Annali della stampa musicale romana dei secoli XVI-XVIII e i loro relativi Indici testimoniano come la biblioteca sia un ambiente aperto, dove notizie e contenuti vengono studiati per essere divulgati. Il materiale che vi è conservato non è destinato a giacere ignorato sugli scaffali di un armadio di deposito ma, attraverso opere come questa, prende strade che conducono ad altri studiosi per far germogliare nuove ricerche.

Con questa pubblicazione destinata ad essere consultata da studiosi provenienti da tutto il mondo, si conferma l’importanza della biblioteca dell’Accademia Musicale Chigiana e della eccezionale consistenza del patrimonio che conserva.

Anna Nocentini