I colori del suono, Roberto Fabbriciani protagonista della seconda serata del Chigiana International Festival

Chigiana International Festival & Summer Academy 2020 “Oursounds”
I colori del suono
Roberto Fabbriciani protagonista della seconda serata
del
Chigiana International Festival & Summer Academy
In programma anche un omaggio straordinario dell’Accademia Chigiana a Ennio Morricone,
con l’Ave Maria Guarani, dal film “The Mission”,
e un brano dedicato allo stesso Fabbriciani dal grande Maestro scomparso,

Cadenza per flauto e nastro magnetico

Roberto Fabbriciani
,
flauto
Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”
Lorenzo Donati, direttore

Siena – Dopo l’inaugurazione di domenica scorsa, su un sagrato di Piazza del Duomo illuminato dai suggestivi giochi di luce di Io ho un sogno, il concerto-spettacolo che ha aperto il Festival 2020, Oursounds, la sesta edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy, torna ad accendere Siena con I colori del suono”, venerdì 10 luglio, alle ore 21.15 nella Chiesa di Sant’Agostino.

Un concerto speciale, carico della profonda commozione che la recentissima scomparsa del grande maestro Ennio Morricone, dal 1991 al 1996 docente all’Accademia Chigiana, ha lasciato dietro di sé. A lui andrà il sentito omaggio dell’Istituzione senese, che gli dedica l’apertura e la chiusura di serata con due suoi lavori, appartenenti a due momenti diversi della sua vasta e poliedrica produzione musicale.

Ad aprire la serata sarà infatti l’Ave Maria Guarani, dalla celebre colonna sonora del film “The Mission” (1986), diretto da Roland Joffé, eseguita dal Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, complesso artistico che porta il doppio titolo di Coro della Cattedrale con dedica al Conte Chigi, fondatore dell’Accademia senese, diretto da Lorenzo Donati, che del maestro Morricone fu allievo proprio a Siena, durante i corsi della Summer Academy, oggi docente, dal 2017, del corso di perfezionamento in direzione corale all’Accademia Chigiana.

«Ho incontrato Ennio Morricone a Siena durante il corso estivo che teneva assieme a Sergio Miceli – racconta Donati – e forte è il ricordo di quell’atmosfera magica che riusciva a creare grazie al rigore del linguaggio che utilizzava. Resterà nel cuore di tutte le persone che abbiano studiato con lui per quello sguardo forte e quel mezzo sorriso che diceva tutto.

A chiudere la serata sarà invece la Cadenza per flauto e nastro magnetico, composizione del 1988, lavoro che appartiene al contesto della “musica pura”, come amava definirla il Maestro. Fu dedicata da Morricone al flautista e amico toscano Roberto Fabbriciani. Sarà proprio lui, protagonista della serata, ad eseguirla. Quella con Ennio Morricone è un esempio delle numerose collaborazioni intessute da Fabbriciani nel corso degli anni con i maggiori compositori sia in Italia che all’estero. Con Luigi Nono, in particolare, Fabbriciani ha lavorato a lungo, presso lo studio sperimentale della SWF a Freiburg, aprendo e percorrendo vie musicali nuove ed inusitate, moltiplicando le possibilità timbriche dello strumento.

Il corpo centrale del programma guarda alla musica francese per coro, condensata attorno al genere della chanson, e alla scrittura musicale per flauto solo. Due mondi che esprimono perfettamente le suggestioni della vista e dell’udito squisitamente francesi. Non a caso proprio nella Francia del secondo ‘900 si svilupperà l’esperienza significativa della musica concreta, che riprende suoni ordinari come lo sbuffare di un treno o il cigolio di una porta, trasformandoli tramite le tecniche di elaborazione elettroacustica in oggetti sonori. Musica francese significa anche sorpresa, forma musicale asservita al cangiare del timbro di un unico strumento, che racconta una storia sonora con voce espressiva e comunicativa. L’aspetto della sensazione tattile del suono, come materia che dipinge un percorso dell’orecchio, ben rappresentato dai brani per flauto solo.

Il programma si muove tra autori tutti indissolubilmente legati a Parigi come luogo di formazione e di scoperta musicale. Dalle venature “arcaiche” di Syrinx, per flauto solo, di Claude Debussy, suggeritegli da testi composti cinque secoli prima (Trois Chansons Charles d’Orléans); agli intrecci tra poesia e musica di Giacinto Scelsi e del suo Pwill, dove pensieri e immagini guizzano in discorsi poetici che colpiscono per la brevità e accostamento. Poesia e musica sono protagoniste anche in Francis Poulenc, di cui verranno eseguiti tre brani tratti da Sept Chansons: n. 1 – La blanche neige (Guillaume Apollinaire), n. 4 – Tous les droits (Paul Éluard), n. 5 – Belle et ressemblante (Paul Éluard). E ancora Paul Hindemith, con le Six Chansons su testo di Rainer Maria Rilke.

A completare il programma Incantation pour que l’image devienne symbole del parigino André Jolivet, Doloroso per flauto solo di György Kurtág e un brano firmato da Roberto Fabbriciani stesso, Fleuno “flauto inimitabile”.

Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Opera della Metropolitana – con cui l’Accademia Chigiana ha avviato negli ultimi anni un intenso rapporto di collaborazione, da cui è nato nel settembre 2016 il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” – con l’Arcidiocesi di Siena Colle Val d’Elsa e Montalcino e con il Comune di Siena.

Biglietto unico: 5 euro
Biglietti acquistabili online al sito www.chigiana.org

Siena, 10 luglio
Chiesa di Sant’Agostino, ore 21.15
“I colori del suono”

Roberto Fabbriciani, flauto

Coro Della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”
Lorenzo Donati, direttore

Programma

Ennio Morricone
(Roma 1928 – 2020)
Ave Maria Guarani
dalla colonna sonora del film “The Mission” (1986)

Claude Debussy
(Saint-Germain-en-Laye 1862 – Parigi 1918)
Syrinx per flauto solo
Trois Chansons Charles d’Orléans
I. Dieu! qu’il la fait bon regarder!
II. Quand j’ai ouy le tambourin sonner
III. Yver, vous n’estes qu’un villain

Giacinto Scelsi
(La Spezia 1905 – Roma 1988)
Pwill
per flauto solo

André Jolivet
(Parigi 1905 – 1974)
Incantation pour que l’image devienne symbole
per flauto solo

Francis Poulenc
Parigi 1899 – 1963
da Sept Chansons
n. 1 – La blanche neige (Guillaume Apollinaire)
n. 4 – Tous les droits (Paul Éluard)
n. 5 – Belle et ressemblante (Paul Éluard)

György Kurtág
(Lugoj, Romania 1926)
Doloroso per flauto solo

Roberto Fabbriciani
Arezzo 1949
Fleuno “flauto inimitabile”

Paul Hindemith
(Hanau, Germania – 1895 Francoforte 1963)
“Six Chansons”
(testo di Rainer Maria Rilke)
1. La Biche
2. Un Cygne
3. Puisque tout passe
4. Printemps
5. En Hiver
6. Verger

Ennio Morricone
(Roma 1928 – 2020)
Cadenza
per flauto e nastro magnetico (1988)

BIOGRAFIA

Roberto Fabbriciani nasce ad Arezzo. È allievo e assistente del M° Gazzelloni all’Accademia Musicale Chigiana. Nel corso degli anni intreccia collaborazioni con i maggiori compositori del nostro tempo sia in Italia che all’estero e molti di loro compongono nuove opere a lui dedicate, come nel caso di Ennio Morricone, che si commemora in questa occasione, a pochi giorni dalla scomparsa. Con Luigi Nono in particolare lavora a lungo, presso lo studio sperimentale della SWF a Freiburg, aprendo e percorrendo vie musicali nuove ed inusitate, moltiplicando le possibilità timbriche dello strumento. È solista in concerti diretti da maestri di fama internazionale ed è ospite in orchestre italiane ed europee tra le più rinomate. Esegue concerti presso prestigiosi teatri ed istituzioni musicali a Londra, Tokyo, Mosca, New York e Buenos Aires.

È stato docente di flauto presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e del corso di alto perfezionamento presso l’Università Mozarteum di Salisburgo. È inoltre compositore e autore di libri di testo editi da Ricordi e Suvini Zerboni. Tra le sue recenti composizioni: Glacier in Extinction; Alchemies; Cantus; Suoni per Gigi; Quando sorge il sole; Zeus joueur de flûtes; Figaro il Barbiere (liberamente da Rossini); Grande, grande amore; Alluvione; Conversazione su Tiresia su testo di A. Camilleri.

 

Il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” nasce nel settembre 2016 grazie alla proficua collaborazione tra l’Accademia Musicale Chigiana e l’Opera della Metropolitana di Siena.

Il complesso artistico, formato da un numero variabile di cantanti provenienti da tutta Italia, coniuga il servizio liturgico e la realizzazione di concerti di alto valore artistico incarnando appieno il suo doppio titolo di Coro della cattedrale con dedica al Conte Chigi, fondatore dell’Accademia musicale senese. La compagine corale abbraccia, quindi, un vasto repertorio a partire dalle pagine più belle e sentite della tradizione corale sacra, religiosa e liturgica, affrontate durante l’animazione liturgica delle principali celebrazioni solenni della Cattedrale di Siena, a quello più ampiamente culturale e concertistico dal sapore internazionale con l’obiettivo di arricchire il patrimonio artistico della collettività.

Il coro è protagonista di innumerevoli concerti di prestigio sia a cappella, sia con orchestra, che spaziano dalla Missa Brevis di Palestrina alla Berliner Messe di Pärt, da Lux aeterna di Ligeti a Spem in alium di Tallis fino a Stimmung di Stockhausen e Nuits di Xenakis.

 

Lorenzo Donati dirige il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” ed è docente dal 2017 del corso di perfezionamento in direzione corale all’Accademia Chigiana.

Compositore, direttore e violinista, ha studiato ad Arezzo e Firenze, frequentando parallelamente corsi di perfezionamento presso la stessa Accademia Musicale Chigiana, la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia di Francia. Si diploma in direzione corale al corso istituito della Fondazione “Guido d’Arezzo”. Nel 2007 vince entrambe le categorie del concorso internazionale “Mariele Ventre” di Bologna e pochi anni più tardi dirige il Coro Giovanile Italiano.

Svolge un’intensa attività concertistica con l’Insieme Vocale Vox Cordis, con cui si aggiudica primi premi in concorsi nazionali ed internazionali e UT Insieme vocale-consonante unico ensemble italiano a vincere il Gran Prix for Choral Singing nel 2016. Dirige inoltre il Coro da Camera del Conservatorio F.A Bonporti di Trento, dove insegna composizione e direzione corale dal 2007.

Presta un consistente contributo in qualità di docente e consulente artistico in varie istituzioni culturali come la Fondazione Guido d’Arezzo, Festival di Primavera e Festival Incontro Polifonico Città di Fano.

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Roberto Fabbriciani con Ennio Morricone