COMUNICATO STAMPA

10° ANNIVERSARY EDITION

Chigiana International Festival &
Summer Academy
2024

Concerti, Opere, Eventi

Tracce

Siena, 5 luglio – 2 settembre 2024

Al Chigiana International Festival 2024 “Tracce”
la prima italiana della nuova produzione di
The Turn of the Screw di Benjamin Britten,
con la regia di Florentine Klepper

Il Festival dell’Accademia Chigiana presenta in esclusiva per l’Italia il nuovo allestimento dell’opera The Turn of the Screw di Benjamin Britten, in co-produzione con il Mozarteum di Salisburgo, con la regia di Florentine Klepper

La direzione è affidata a Kai Röhrig, alla testa della Mozarteum University Chamber Orchestra

Nel cast i giovani talenti del corso di alto perfezionamento di Canto

dell’Accademia Chigiana, tenuto dal M° William Matteuzzi

9 agosto 2024 e 10 agosto 2024 ore 21.15
Teatro dei Rozzi, Siena
Info e biglietti: chigiana.org

 

Siena, 07.08.2024 – Dopo il grande successo riscosso dall’allestimento scenico del Don Pasquale di Gaetano Donizetti, andato in scena in luglio nell’ambito di una sinergia unica tra l’Accademia Chigiana e altre 4 Istituzioni accademiche di alto profilo, del contesto musicale internazionale, il Chigiana OperaLab, laboratorio di produzione d’opera legato alle attività di alta formazione dell’Accademia Chigiana, ritorna con una nuova produzione in prima italiana.

In collaborazione con il corso di Canto tenuto alla Chigiana dal M° William Matteuzzi e in coproduzione con l’Università Mozarteum di Salisburgo va in scena in prima italiana il 9 e il 10 agosto al Teatro dei Rozzi di Siena, il nuovo allestimento di The Turn of the Screw di Benjamin Britten (1913 – 1976), opera basata sul celebre romanzo Il giro di vite di Henry James, con la direzione musicale di Kai Röhrig alla testa della Mozarteum University Chamber Orchestra, per la regia di Florentine Klepper. Scene e costumi sono di Selina Schweiger.

Il cast dei cantanti vede impegnati i giovani talenti del corso di alto perfezionamento di Canto dell’Accademia Chigiana tenuto dal M° William Matteuzzi, che si esibiranno suddivisi in due diverse formazioni, la prima nella serata del 9 agosto e la seconda in quella del 10 agosto. Joseph Alexander Allmark e Paolo Mascari si alterneranno nel doppio ruolo del Prologo e Quint, Clara Hugo e Anna Maria Husca The Governess), Sveva Pia Laterza e Sofiia Nosenko (Miles), Alessia Attili e Barbara Cadei (Flora), Zuzanna Maria Klemanska e Julia Maria Eckes (Mrs. Grose), Lucia Pagano e Angelica Lapadula (Miss Jessel).

Alla produzione scenica del nuovo allestimento collabora l’Associazione Guido Levi Lighting Lab, con la partecipazione di Davide Gagliani, lighting designer junior e Valerio Alfieri, lighting designer tutor.

«Questa nuova produzione è caratterizzata da una ricercata essenzialità. Siamo di fronte a un’opera che non può lasciare indifferente. Un forte pugno allo stomaco, in senso positivospiega il M° Matteuzzi – basato su una piacevolissima semplicità e essenzialità che rende lo spettacolo molto pulito e chiaro. Una trasparenza che permette ai ragazzi, molti dei quali giovanissimi, di lavorare con maggiore efficacia sui personaggi».

The Turn of the Screw (Giro di vite), l’opera formalmente più ricercata di Britten (1898) e pietra miliare del Novecento musicale, raggiunge un vertice perfetto di unità e intensità psicologica. Il dramma, che si articola in un prologo, due atti e sedici scene collegate tra loro da interludi strumentali, fu rappresentato per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia il 14 settembre 1954.

La trasposizione librettistica di Myfanwy Piper, scritta per Benjamin Britten circa mezzo secolo dopo l’uscita del romanzo di Henry James, tende a ridurre i margini d’ambiguità interpretativa. Nell’opera gli spiriti, che in James si limitano a una presenza muta ed evanescente, sono presenti concretamente interloquendo con i bambini e tra di loro. In questo modo il compositore inglese mette in primo piano il problema della corruzione esercitata dagli adulti sui bambini, a cui i piccoli sono più esposti perché più indifesi.

Trama – L’opera si apre (Prologo) con un narratore che rammenta l’esitazione di una giovane istitutrice ad assumersi la responsabilità di educare due orfanelli, con la clausola stabilita dal loro zio e tutore di non rivolgersi a lui per nessuna ragione. La giovane accetta la sfida.

Il primo atto si apre con l’istitutrice in viaggio (scena 1) e con il suo arrivo a Bly, tra l’eccitazione dei due bimbi, Flora e Miles (scena 2). Il tempo passa, fino a quando (scena 3) Mrs. Grose consegna all’istitutrice una lettera dove la si avverte che Miles è stato cacciato da scuola. A cui però, indignata, non crede. Le scene 4 e 5 portano con sé un colpo di scena: un estraneo si aggira per la torre. Lo sconosciuto riappare, alla finestra (scena 5) È Peter Quint, già servo a Bly, il quale esercitava un’influenza malefica sui bimbi e sull’istitutrice precedente, Miss Jessel: entrambi sono morti. L’opera si sposta sulle sponde di un lago, dove l’ombra tragica di Miss Jessel appare, sparendo repentinamente. L’istitutrice sa che i bimbi sono perduti (scena 7). Il primo atto si chiude di notte: Miles, in pigiama, guarda affascinato Quint, mentre Miss Jessel riappare a Flora con promesse allettanti (scena 8).

Il secondo atto si apre su Quint e Miss Jessel dialogano sul modo di impadronirsi dei bimbi (scena 1). Nel cimitero, al suono delle campane, Flora e Miles improvvisano una canzone, che non inganna l’istitutrice: «non stanno giocando, parlano di cose orribili», confida a Mrs. Grose. Disperata, decide di andarsene ma, dopo un terribile incontro con Miss Jessel, torna sui suoi passi e scrive una lettera al tutore (scene 2 e 3). Nella stessa notte, l’istitutrice informa Miles della lettera, supplicandolo di aprirsi con lei. Ma il bimbo, istigato dal servo, si rifiuta di rispondere e, una volta solo, s’impadronisce della lettera (scene 4 e 5). Nel finale, sempre più concitato, l’istitutrice tenta di far confessare a Miles il furto della lettera, ma Quint lo incita a resistere. Il bimbo ammette il furto e in un drammatico crescendo caccia un urlo disperato: «Peter Quint, demonio!». Il fantasma scompare. Miles giace, però, morto tra le braccia dell’istitutrice. (scene 6, 7 e 8).

L’allestimento senese in prima italiana di The Turn of the Screw è la seconda delle tre produzioni d’opera realizzate nell’ambito del Chigiana International Festival & Summer Academy 2024 “Tracce”, per quello che costituisce, quest’anno, il maggior sforzo produttivo messo in atto dal Festival dell’Accademia Musicale Chigiana in questi 10 anni.

Le produzioni d’opera evidenziano quanto il Chigiana International Festival & Summer Academy sia un autentico “festival di produzione”, che mette in atto le più innovative strategie co-produttive, grazie all’ampio network di relazioni nazionali e internazionali sviluppato in questi anni dall’Accademia Chigiana che permettono all’istituzione di alta formazione senese di realizzare produzioni secondo i più alti standard qualitativi del settore.

Biglietteria e informazioni – Biglietti disponibili online e presso la biglietteria di Palazzo Chigi Saracini (lunedì-sabato ore 11-18); il giorno del concerto al Teatro dei Rozzi, due ore prima dello spettacolo: www.chigiana.org; 0577220922 (ore 11-18 dom chiuso); biglietteria@chigiana.org.

 

PROGRAMMA

9 agosto 2024 e 10 agosto 2024 ore 21.15
Teatro dei Rozzi, Siena

Allievi del Corso di Canto (William Matteuzzi docente)
Joseph Alexander Allmark, Paolo Mascari
Prologo (tenore)
Clara Alice Olympe Bleton Hugo, Anna Maria Miles Husca The Governess (soprano)
Sveva Pia Laterza, Sofiia Nosenko Miles (soprano, voce bianca)
Alessia Attili, Macy Lynn Mullins Flora (soprano, voce bianca)
Zuzanna Maria Klemanska, Julia Maria Eckes Mrs. Grose (soprano / mezzosoprano)
Joseph Alexander Allmark, Paolo Mascari Quint (tenore)
Pagano Lucia, Lapadula Angelica Miss Jessel (soprano)

Mozarteum University Chamber Orchestra

FLORENTINE KLEPPER regia

SELINA SCHWEIGER scene e costumi

DAVIDE GAGLIANI lighting designer junior per GuidoLeviLab

VALERIO ALFIERI lighting designer tutor per GuidoLeviLab

KAI RÖHRIG direttore

In coproduzione con l’Università Mozarteum di Salisburgo.

In collaborazione con i Dipartimenti di Musica antica, Scenografia e Opera, Teatro musicale dell’Università Mozarteum di Salisburgo e con l’Associazione Guido Levi Lighting Lab

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