COMUNICATO STAMPA

A Salvatore Accardo il Premio Chiara 2024

L’Accademia Chigiana si congratula con il proprio grande Maestro per la l’attribuzione dell’importante riconoscimento alla Carriera

Domenica 9 giugno, ore 17.00
Teatro Sociale di Luino

Siena, 05/06/2024L’Accademia Musicale Chigiana di Siena esprime le più autentiche ed entusiaste congratulazioni al Maestro Salvatore Accardo per l’assegnazione del Premio Chiara alla Carriera per l’anno 2024 conferito dall’Associazione Amici di Piero Chiara con la seguente motivazione:

“Per l’inestimabile contributo alla diffusione del grande patrimonio musicale, per l’impareggiabile estro creativo, per essere uno dei maggiori esponenti della scuola violinistica italiana del Novecento, per la straordinaria capacità comunicativa e divulgativa del ‘bello’ della grande musica classica e per essere ambasciatore nel mondo dell’eccellenza culturale italiana.”

Il M° Accardo sarà insignito del prestigioso riconoscimento domenica 9 giugno 2024 alle ore 17.00 presso il Teatro Sociale di Luino (Va).  A consegnare il premio il giorno della celebrazione, condotta da Claudia Donadoni, sarà il M° Nicola Sani, Direttore Artistico dell’Accademia Musicale Chigiana.

Così si esprime il M° Nicola Sani: “Mi congratulo sentitamente con il Maestro Salvatore Accardo per il più che meritato conferimento del Premio Chiara alla Carriera, assegnatogli per il suo inestimabile contributo alla diffusione del grande patrimonio musicale. La grandezza di Salvatore Accardo, uno tra i più prestigiosi solisti della scena musicale internazionale di tutti i tempi, risiede certamente nell’assoluta eccellenza della sua arte musicale e nelle incredibili capacità strumentali che hanno spinto oltre il limite conosciuto la tecnica della scuola violinistica. La sua attività è stata inoltre impagabile verso la promozione, il sostegno e la diffusione della musica del nostro tempo che lo ha visto eccezionale interprete al fianco dei più grandi compositori dalla seconda metà del Novecento ai nostri giorni, fino agli esponenti delle nuove generazioni. Di impareggiabile valore è anche la sua straordinaria capacità comunicativa e divulgativa che si concretizza instancabilmente in un’incomparabile opera di trasmissione del suo sapere ai giovani talenti e maestri del futuro. All’Accademia Musicale Chigiana assistiamo da anni a questo prodigio ascoltando le lezioni e i concerti dei suoi allievi, alla cui formazione il Maestro si dedica quotidianamente al suo corso di violino, e che ogni anno non cessano di impressionare per l’incredibile qualità delle loro esecuzioni. Talenti che, puntualmente, dalle aule di Palazzo Chigi Saracini, spiccano il volo conquistando i più rinomati palcoscenici mondiali. Salvatore Accardo incarna dunque al massimo livello e a tutto tondo la figura del Maestro in tutte le sue possibili sfaccettature e questo premio è certamente il giusto riconoscimento per un artista di tale levatura.”

Il prestigioso Premio Chiara, ufficialmente “Premio Chiara – Festival del racconto” diretto da Bambi Bianchi Lazzati, è un’iniziativa nata nel 1988-1989 a Varese per valorizzare la narrativa breve e omaggiare l’acclamato scrittore Piero Chiara. Fondato a Varese da Massimo Lodi e Pierfausto Vedani, il premio si è evoluto nel tempo includendo sezioni per giovani autori, un Premio alla Carriera e diverse manifestazioni culturali e concorsi creativi aperti al grande pubblico, come il Festival del Racconto e il Premio Le Parole della Musica. Nel corso degli anni ha premiato autori di grande prestigio come Luis Sepulveda e Daniel Pennac, diventando internazionale. Dopo varie fasi e trasformazioni, nel 2020 ha trovato una sede prestigiosa nel Castello di Masnago a Varese, con una collaborazione più stretta con l’amministrazione comunale. L’Associazione Amici di Piero Chiara continua a promuovere la cultura e la scrittura nel territorio varesino, mantenendo viva l’eredità di Piero Chiara offrendo un’importante piattaforma per gli scrittori emergenti e consolidati.

Salvatore Accardo, Torino, 1941, inizia a suonare il violino all’età di tre anni. Si forma a Napoli con Luigi D’Ambrosio e al Conservatorio «San Pietro a Majella», dove a 12 anni si diploma col massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Ammesso ad honorem all’Accademia Chigiana di Siena, si perfeziona con Yvonne Astruc. Negli anni successivi vince vari premi nazionali ed esteri, su tutti il Concorso «Niccolò Paganini» di Genova, inaugurando una carriera internazionale folgorante. Ha collaborato con i maggiori artisti della grande musica classica. Nel 1971 fonda a Napoli «Le Settimane Musicali Internazionali». Nel 1986 inaugura i corsi di perfezionamento per strumenti ad arco patrocinati dalla Fondazione Stauffer di Cremona, dove in seguito fonda un Festival dedicato. Dal 2004 è docente del corso di alto perfezionamento di Violino all’Accademia Chigiana, dopo avere occupato la stessa posizione dal 1973 al 1981. Dal 1987 affianca all’attività di solista quella di direttore d’orchestra. Nel 1992 forma il Quartetto Accardo con la moglie Laura Gorna, il violista Francesco Fiore e la violoncellista Cecilia Radic. Nel 1996 crea l’Orchestra da Camera Italiana con gli allievi dei corsi di perfezionamento cremonesi. Il suo repertorio è vastissimo e compositori quali S. Sciarrino, F. Donatoni, W.H. Piston, A. Piazzolla, I. Xenakis e S. Colasanti gli hanno dedicato loro opere. Innumerevoli sono le incisioni effettuate e i premi e le onorificenze ricevute. Ha pubblicato Salvatore Accardo. L’arte del violino, a cura di Maria Delogu, Rusconi, 1987, e Il miracolo della musica. La mia storia, Mondadori, 2012.

Piero Chiara, nato il 23 marzo 1913 a Luino, una città sulle rive del Lago Maggiore, è stato uno degli autori italiani più significativi del Novecento. Figlio di Eugenio, un doganiere originario della Sicilia, e Virginia Maffei, proveniente dal Vergante. Appassionato di letteratura, durante la sua giovinezza, Piero decise di emigrare in Francia, dove svolse diversi mestieri a Nizza e Parigi. Tornato in Italia, completò gli studi e iniziò a esprimere il suo talento per la scrittura. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu costretto a fuggire in Svizzera per evitare la cattura a causa del suo atteggiamento critico nei confronti del regime fascista. Dopo il conflitto, Chiara trovò lavoro come insegnante e continuò a dedicarsi alla scrittura. Grazie al suo stile arguto e ironico, Piero Chiara ottenne successo letterario negli anni ’60 e ’70 con romanzi come “Il piatto piange” e “La stanza del Vescovo”, quest’ultimo trasformato con successo in un film. Collaborò con registi come Dino Risi e scrisse anche per produzioni televisive. La sua capacità di narrare vicende di provincia con umorismo e profondità gli valse numerosi premi letterari e riconoscimenti. Nel corso degli anni, continuò a scrivere romanzi, racconti e articoli per importanti testate giornalistiche, mantenendo un profilo intellettuale stimato. Dopo la sua scomparsa, nel 1986 il suo lascito letterario e culturale rimane vivo attraverso le sue opere raccolte nei volumi “Meridiani”, insieme a diversi scritti postumi pubblicati dopo la sua scomparsa.

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