Chigiana International Festival & Summer Academy 2019
Out of Nature
Siena, 6 luglio – 31 agosto 2019
presenta
Doppio appuntamento con le stelle della Chigiana
Lunedì 12 agosto 2019
Palazzo Chigi Saracini, ore 21.15
Castellina in Chianti, Chiesa di San Salvatore, ore 21.15
A Palazzo Chigi Saracini, Focus su Bruno Letort con il Quartetto Noûs
A Castellina in Chianti il recital del violinista Gennaro Cardaropoli con la pianista Stefania Redaelli
Lunedì 12 agosto 2019
Palazzo Chigi Saracini, ore 21.15
Prezzi – Posti numerati: Intero 25 euro / Ridotto 20 euro – Ingressi: Intero 18 euro / Ridotto 10 euro
Castellina in Chianti, Chiesa di San Salvatore, ore 21.15
Prezzi – Intero 18 euro / Ridotto 10 euro
Biglietti in vendita al ChigianArtCafé di Palazzo Chigi Saracini (tutti i giorni dalle 10 -18, e la sera del concerto, presso la biglietteria a partire da due ore prima dell’inizio del concerto); online al link: http://www.chigiana.it/acquista-i-biglietti-2/
Info: tel. + 39 0577 22091 – www.chigiana.it
Prenotazioni: 333.9385543
Doppio appuntamento con le giovani stelle della scena concertistica internazionale che si sono formate all’Accademia Chigiana, nelle notti più stellate d’agosto: lunedì 12 agosto, alle 21.15, Palazzo Chigi Saracini ospita il Quartetto Noûs, con una formazione allargata ai fiati (quindi con Tiziano Baviera e Alberto Franchini al violino, Sara Dambruoso, viola, Tommaso Tesini violoncello in alternanza e assieme ai flautisti Andrea Pasquini, Mattia Scandurra e Giulia Serio) in un concerto interamente dedicato al compositore francese vivente Bruno Letort, di cui saranno eseeguiti i brani A.K.A, REBATH, L’Affaire Desombres, The cello stands vertically, though…, e Le Vertige horizontal, in prima esecuzione italiana. L’appuntamento concertistico Chigiana Off the Walls è a Castellina in Chianti, nella Chiesa di San Salvatore, con il giovane violinista Gennaro Cardaropoli e la pianista Stefania Redaelli, in un programma che comprende la Sonata per violino e pianoforte in mi bem. magg. op. 18 di Richard Strauss, l’Introduction et Rondò capriccioso in la min. op. 28 di Saint-Saëns, la Sonata in sol minore per violino e pianoforte op.22 di Giuseppe Martucci e l’Introduzione e Allegro di Goffredo Petrassi.
Bruno Letort è una figura di spicco della scena musicale contemporanea francese. Il suo lavoro è caratterizzato da una deliberata e giocosa disinvoltura al riguardo dei confini stilistici. I suoi brani orchestrali, i suoi numerosi quartetti d’archi e un’opera interattiva all’avanguardia sono la prova di una sensibilità aperta tanto ai più avanzati movimenti americani quanto alla tradizione dell’Europa orientale o alla musica ambientale ed elettronica. Ha composto opere interdisciplinari per teatro, film e balletti. Educatore, direttore artistico e scrittore, è produttore a France Musique dal 1994, dove ha fondato l’etichetta radiofonica nazionale Signature. Come produttore, ha collaborato con Pierre Henry, Fred Frith, Hector Zazou, Jean-Luc Godard ed Elliott Sharp. Il suo catalogo raccoglie anche composizioni più ‘di scrittura’, soprattutto per orchestra, ma anche per teatro e da camera. La sua ispirazione è tuttavia molto più ampia, come testimoniano lavori quali Fables électroniques (2001), che fonde suoni elettronici con quelli dell’orchestra sinfonica. Oggi il percorso di Letort si è maggiormente rivolto alla multidisciplinarietà. Da qui sono derivati a partire dalla seconda metà degli anni Novanta numerosi lavori per danza, teatro, cinema, video, scenografia, spettacoli multimedia. La sua opera attuale è ben sintetizzata da Pascal Perrot: «Bruno Letort, un grande camaleonte, sa come aggiungere il proprio colore a quelli della tavolozza che usa».
La Sonata chiude la serie delle composizioni giovanili di Richard Strauss. Essa è anche l’ultima sua opera di quel periodo legata alle forme della musica strumentale assoluta e influenzata dalla tradizione classico-romantica. Dopo la Sonata, composta nel 1887 ed eseguita per la prima volta a Monaco nel 1888 con l’autore stesso al pianoforte, Strauss avrebbe imboccato una strada del tutto diversa, quella del poema sinfonico. Allentandosi o viceversa tendendosi l’arco formale, le proporzioni classiche risultano alterate e richiedono continue suture. Le forniscono ora accenti decisamente declamatori, ora sospensioni liriche. L’influenza di Brahms è chiara; ma l’istinto di Strauss, sensibile al richiamo dell’oasi dove tempo e spazio non esistono più, è ancora più illuminante.
Originariamente scritta per violino concertante e undici strumenti, l’Introduzione e Allegro di Goffredo Petrassi è stata poi ridotta dall’autore per violino e pianoforte. Era il 1933: un anno in cui Petrassi si dedicò intensamente alla composizione di musica da camera. Videro così la luce anche la Toccata per pianoforte ed il Preludio, Aria e Finale per violoncello e pianoforte. Nell’opera musicale di Petrassi degli anni Trenta gli studiosi individuavano il rifiuto degli aggressivi istinti polemici e delle tendenze verso l’ironia pungente e caricaturale che avevano contraddistinto la produzione di altri artisti contemporanei.
Non più che ventiduenne, Giuseppe Martucci dette i suoi primi saggi nella cosiddetta forma sonata proprio con la Sonata per violino e pianoforte op. 22. Di lì a poco sarebbe seguita la Sonata per pianoforte solo op. 34. Entrambi questi lavori sembrano annunciare il primo, vero e grande sviluppo per un più vasto complesso strumentale che è il Quintetto op. 45.
Camille Saint-Saëns guardò sempre con diffidenza all’estetica romantica, ammirando soprattutto le regole classiche di costruzione e imprimendo chiarezza ed ordine alle sue opere. Se c’è un lavoro che fa invece eccezione alla vocazione classicistica del compositore, e si rifà al filone più brillante ed estroverso dell’età romantica, questo è l’Introduction et Rondo capriccioso, nato non a caso sotto l’influsso della conoscenza di Pablo de Sarasate. Questa partitura doveva poi diventare uno dei morceaux favoris di una intera generazione di violinisti, per la sua piacevolezza melodica e il suo infallibile effetto. In origine doveva trattarsi del movimento conclusivo di un brano più articolato, in seguito la pagina venne considerata meritevole di diffusione autonoma.
Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019, Out of Nature, si dispiega in un cartellone di 60 eventi – concerti sinfonici, corali, recital e incontri – dal 6 luglio al 31 agosto, nelle più suggestive location della città di Siena e delle Terre Senesi, in cui a fianco ai più affascinanti artisti e interpreti della scena musicale contemporanea mondiale – Lilya Zilberstein, Fabio Luisi, Salvatore Sciarrino, Mari Kimura, Manu Delago, Kassel Jaeger, Antonio Caggiano e il Chigiana Percussion Ensemble, Anton e Daniel Gerzenberg, Monica Bacelli, il Quartetto Noûs, il Quartetto Prometeo, Stefano Battaglia, Ernst Reijseger, Ivo Nilsson, Kathleen Tagg, Patrick Gallois, David Krakauer, Alessandro Carbonare, David Geringas, Antonio Meneses, Salvatore Accardo, Elliot Fisk, Christian Schmitt, Pino Ettorre, Bruno Giuranna – affiorano i volti della scena concertistica emergente, provenienti da oltre 50 nazioni, che collaborano alla realizzazione di una manifestazione unica in cui alta formazione, produzione e grande spettacolo diventano una cosa sola.
Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019 è realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Banca Monte dei Paschi di Siena, Lega del Chianti, Comune di Siena, Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Complesso Museale Santa Maria della Scala, Siena Parcheggi, Finanziaria Senese di Sviluppo, Ferrovie dello Stato, Rotary Club Siena Est e Rotary Club Siena. Inoltre, per alcuni specifici progetti, si ringraziano l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Siena, l’Associazione Siena Jazz, l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci, i Conservatori della Toscana, Inner Room Siena, i Comuni di Castellina in Chianti, Sovicille, Murlo e Colle Val d’Elsa, il Parco delle Sculture del Chianti, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, il Festival Quartetto d’Archi di Loro Ciuffenna, la Compagnia Corps Rompu, l’Associazione Amolamiaterra, l’Associazione Le Dimore del Quartetto, le residenze Campansi e Villa I Lecci. Si ringraziano in modo particolare Confindustria Toscana Sud, l’Associazione Nazionale Anziani Pensionati di Confartigianato e gli altri membri dell’Albo d’onore, oltre che tutti gli Amici della Chigiana, per il caloroso e generoso sostegno riservato all’Accademia.
Media partner del Chigiana International Festival 2019 sono Trenitalia, Classica HD, Amadeus, La Nazione QN, RadioSienaTV e SienaNews. Si rinnova anche quest’anno la collaborazione con Radio 3 Rai e Radio Classica Rai che trasmetteranno alcuni dei più importanti concerti del Festival.
BIOGRAFIE COMPLETE
Noûs (nùs) è un termine greco il cui significato è mente e dunque razionalità, ma anche ispirazione e capacità creativa. Il Quartetto Noûs, formatosi nel 2011, si è affermato in poco tempo come una delle realtà musicali più interessanti della sua generazione.
Le sue coinvolgenti interpretazioni sono frutto di un percorso formativo nel quale la tradizione italiana si fonde con le più importanti scuole europee. Ha frequentato l’Accademia Walter Stauffer di Cremona, la Musik Akademie di Basilea studiando con Rainer Schmidt (Hagen Quartett), l’Escuela Superior de Música Reina Sofia di Madrid e l’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Günter Pichler (Alban Berg Quartett) e la Musikhochschule di Lubecca con Heime Müller (Artemis Quartett).
Nel 2014 è stato selezionato per il progetto Le Dimore del Quartetto grazie al quale è vincitore di una borsa di studio per l’anno 2015. Molti sono i premi e i riconoscimenti ottenuti. Diverse le collaborazioni con compositori contemporanei e le partecipazioni a progetti trasversali con compagnie teatrali e di danza. Collabora inoltre con molti rinomati artisti e si esibisce per importanti realtà musicali italiane, oltre che in Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra, Spagna, Belgio, Canada, Stati Uniti, Cina e Corea.
Andrea Pasquini nasce ad Arezzo. Si laurea presso l’ISSM Rinaldo Franci di Siena sotto la guida di Luciano Tristaino. Si è esibito in numerose sale e teatri d’Italia e Cina. Ha vinto primi premi in concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo anche riconoscimenti speciali. Collabora attivamente con alcune orchestre del territorio. Si è perfezionato con docenti internazionali, come Andrea Oliva, Paolo Taballione, Francesco Loi o Patrick Gallois.
Mattia Scandurra nasce a Catania. Si laurea presso l’Istituto Musicale V. Bellini di Catania. Ha partecipato a masterclass e concorsi in tutto il territorio nazionale sia in veste di solista sia in formazione cameristica; rilevanti le masterclass con Giampaolo Pretto, Mario Caroli e Patrick Gallois. Attualmente frequenta il biennio specialistico presso l’ISSM Rinaldo Franci di Siena sotto la guida di Luciano Tristaino.
Giulia Serio si laurea presso l’ISSM Rinaldo Franci di Siena sotto la guida di Luciano Tristaino. Si perfeziona con flautisti di fama internazionale quali Michele Marasco, Andrea Oliva, Patrick Gallois, Emily Beynon, Mario Ancillotti. Si è esibita in sale prestigiose e teatri per vari festival nazionali e internazionali. Svolge attività didattica e concertistica in diverse formazioni cameristiche.
Gennaro Cardaropoli è considerato uno dei migliori giovani talenti italiani di oggi. Si perfeziona con Salvatore Accardo presso l’Accademia Chigiana di Siena. Il suo debutto discografico con la Warner Classics è del 2019, in coppia con il pianista Alberto Ferro. Il duo viene invitato regolarmente nelle principali stagioni cameristiche italiane. Si esibisce come solista con l’Orchestra Verdi di Milano diretta da Zhang Xian (concerto di Čajkovskij), con l’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Arturo Tamayo (Concerto di Ligeti) e al Festival di Brescia e Bergamo sotto la direzione di Alessandro Bonato. Viene regolarmente invitato dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano – con la quale ha già eseguito i concerti di Vivaldi, Mendelssohn, Paganini e Brahms – e dall’Orchestra Sinfonica Verdi di Salerno.
Stefania Redaelli è nata e ha studiato a Milano presso il Conservatorio Giuseppe Verdi dove si è diplomata nel 1982. Si è poi perfezionata con Bruno Canino, Virginio Pavarana e Murray Perahia. È apparsa come solista con le maggiori orchestre milanesi quali l’Angelicum, i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica della RAI. Ha tenuto recital su invito delle più importanti associazioni concertistiche d’Italia, Svizzera, Germania, Svezia, Gran Bretagna. Con Salvatore Accardo ha partecipato nel 1988 al Festival de Musique sur Mer e, nel maggio 1989, alle Settimane Internazionali di Musica a Napoli, in trio con Rocco Filippini. Ha inoltre accompagnato masterclasses tenute da Raina Kabaiwanska, Angelo Persichilli, Franco Gulli e Yo-Yo Ma. È pianista collaboratrice del corso di violino tenuto da Salvatore Accardo preso l’Accademia Chigiana di Siena.
PROGRAMMA
12 agosto, lunedì, Palazzo Chigi Saracini, ore 21.15, Focus Bruno Letort
TODAY
QUARTETTO NOÛS
TIZIANO BAVIERA violino
ALBERTO FRANCHIN violino
SARA DAMBRUOSO viola
TOMMASO TESINI violoncello
ANDREA PASQUINI flauto
MATTIA SCANDURRA flauto
GIULIA SERIO flauto
Bruno Letort
Vichy 1963
Vertige horizontal
per quartetto d’archi
prima esecuzione italiana
REBATH
per flauto in sol
da L’Affaire Desombres per quartetto d’archi
n. 10 Alaxis
n. 11 Brüsel
The cello stands vertically, though…
per violoncello solo
A.K.A
per 3 flauti e quartetto d’archi
I. Première escale
II. Seconde escale
III. Troisième escale
IV. Quatrième escale
V. Cinquième escale
VI. Sixième escale
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12 agosto, lunedì, Castellina in Chianti, Chiesa di San Salvatore, ore 21.15, Talenti Chigiani
OFF THE WALL
GENNARO CARDAROPOLI violino
STEFANIA REDAELLI pianoforte
Con il contributo del Comune di Castellina in Chianti
Richard Strauss
Monaco di Baviera 1864 – Garmisch-Partenkirchen 1949
Sonata per violino e pianoforte in mi bem. magg. op. 18
Allegro, ma non troppo
Improvisation. Andante cantabile
Finale. Andante – Allegro
Goffredo Petrassi
Zagarolo, Roma 1904 – Roma 2003
Introduzione e Allegro (1933)
Giuseppe Martucci
Capua, Caserta 1856 – Napoli 1909
Sonata per violino e pianoforte in sol min. op. 22
Allegro appassionato
Andante con moto
Allegro molto
Camille Saint-Saëns
Parigi 1835 – Algeri 1921
Introduction et Rondò capriccioso in la min. op. 28
Nicoletta Tassan Solet
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