LUNEDI' 8 LUGLIO NELLA CHIESA DI SANT'AGOSTINO ANTONIO MENESES E LILYA ZILBERSTEIN: DUE "LEGEND" IN RECITAL

Chigiana International Festival & Summer Academy 2019

Out of Nature
Siena, 6 luglio – 31 agosto 2019

Naturalmente insieme

Biglietti in vendita al ChigianArtCafé di Palazzo Chigi Saracini (tutti i giorni dalle 10 -18); la sera del concerto la vendita proseguirà presso la Chiesa di Sant’Agostino partire da due prima dell’inizio del concerto.
Vendita online al link: http://www.chigiana.it/acquista-i-biglietti-2/

Prezzi – Posti numerati: intero 18 euro /ridotto 10 euro

Info: tel. + 39 0577 22091 – www.chigiana.it – Prenotazioni : 333.9385543

Siena 6 luglio 2019 – Che il duo cameristico assuma, lungo l’Ottocento, i contorni sempre più definiti della reciproca confessione di sentimenti tra i più reconditi della natura umana è quanto mai evidente nella scelta dei brani proposti da due “legend” chigiane quali Antonio Meneses e Lilya Zilberstein, in duo violoncello e pianoforte, lunedì 8 luglio alla Chiesa di S. Agostino di Siena. In questo recital, terzo appuntamento in cartellone al Chigiana International Festival 2019, la freschezza giovanile di un primo approccio alla vita, in Villa Lobos, diventa un indomito desiderio vitale nel primo capolavoro cameristico di uno Strauss poco più che adolescente, e l’amarezza, la velata, profonda rabbia in reazione all’oppressione politica, in Weinberg lascia spazio l’affettuosità e alla complicità sentimentale, tipica della “hausmusik” schumanniana.

Heitor Villa-Lobos (1887 – 1959) è stato un profondo conoscitore della tecnica e delle peculiarità del violoncello: sin da piccolo imparò a suonare questo strumento, insieme al clarinetto. Solo in seguito si sarebbe dedicato al sassofono e al pianoforte. La Pequena Suite è dunque un lavoro di un giovane violoncellista professionista. Scritta nel 1913 a Rio de Janeiro, è oggi catalogata sotto la sigla W064 e non va confusa con la Pequena Sonata, composta nello stesso anno. Secondo lo stesso villa-Lobos, la Sonata era andata comunque perduta.

Nato a Varsavia in una famiglia ebraica altamente musicale, con l’invasione nazista del 1939 Mieczysław Weinberg (1919-1996) si rifugiò in Unione Sovietica. Nessun membro della sua famiglia rimasto in Polonia sopravvisse all’occupazione tedesca. La Sonata per violoncello e pianoforte n. 1, scritta a Mosca nel 1945, risente inevitabilmente di questo dramma. Al tempo stesso, mostra similitudini con il mondo musicale di Šostakovič. Questo forse non è sorprendente, perché i due compositori erano vicini di casa e si vedevano più o meno tutti i giorni. Il senso di malinconia del lavoro è evidente nelle linee musicali di lungo respiro, come in Šostakovič, ma senza l’ironia e il sarcasmo del più anziano compositore. La Sonata è a un tempo calma e aggressiva, e in questo Weinberg stesso riteneva di avere influenzato il suo illustre collega.

L’opera 73, scritta nel 1849, appartiene a una serie di composizioni destinate al consumo privato, a quella pratica della Hausmusik (musica domestica) che, oltre ad allietare nel caso specifico le serate dei coniugi Clara e Robert Schumann (1810-1856) e della loro numerosa prole, era parte integrante della vita musicale tedesca. Occorre dunque rifarsi alle esigenze del “far musica insieme” per comprendere la limitata estensione di queste composizioni, la cordialità del loro contenuto, il fatto stesso che esse non siano previste (a parte ovviamente l’accompagnamento pianistico) per un unico strumento, ma che per esse venga piuttosto indicata ad libitum una scelta fra diverse soluzioni strumentali.

Nel settantesimo anno dalla scomparsa di Richard Strauss (1864-1949), la riproposta di un capolavoro giovanile come la Sonata per violoncello e pianoforte op. 6 ha il significato della celebrazione di una precocità pari a quella di Mozart. Il grande musicista bavarese già a sei anni scriveva le sue prime composizioni per pianoforte e i suoi primi Lieder e in un lavoro come la Sonata, iniziato ad appena diciassette anni, troviamo il sorprendente possesso di un mestiere molto solido e un’originalità di pensiero e di indirizzo poetico.

Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019 si dispiega in un cartellone di 60 eventi – concerti sinfonici, corali, recital e incontri – dal 6 luglio al 31 agosto, nelle più suggestive location della città di Siena e delle Terre Senesi, in cui a fianco ai più affascinanti artisti e interpreti della scena musicale contemporanea mondiale – Lilya Zilberstein, Fabio Luisi, Salvatore Sciarrino, Mari Kimura, Manu Delago, Kassel Jaeger, Antonio Caggiano e il Chigiana Percussion Ensemble, Anton e Daniel Gerzenberg, Monica Bacelli, il Quartetto Noûs, il Quartetto Prometeo, Stefano Battaglia, Ernst Reijseger, Ivo Nilsson, Kathleen Tagg, Patrick Gallois, David Krakauer, Alessandro Carbonare, David Geringas, Antonio Meneses, Salvatore Accardo, Elliot Fisk, Christian Schmitt, Pino Ettorre, Bruno Giuranna – affiorano i volti della scena concertistica emergente, provenienti da oltre 50 nazioni, che collaborano alla realizzazione di una manifestazione unica in cui alta formazione, produzione e grande spettacolo diventano una cosa sola.

Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019 è realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Banca Monte dei Paschi di Siena, Lega del Chianti, Comune di Siena, Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Complesso Museale Santa Maria della Scala, Siena Parcheggi, Finanziaria Senese di Sviluppo, Ferrovie dello Stato, Rotary Club Siena Est e Rotary Club Siena. Inoltre, per alcuni specifici progetti, si ringraziano l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Siena, l’Associazione Siena Jazz, l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci, i Conservatori della Toscana, Inner Room Siena, i Comuni di Castellina in Chianti, Sovicille, Murlo e Colle Val d’Elsa, il Parco delle Sculture del Chianti, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, il Festival Quartetto d’Archi di Loro Ciuffenna, la Compagnia Corps Rompu, l’Associazione Amolamiaterra, l’Associazione Le Dimore del Quartetto, le residenze Campansi e Villa I Lecci. Si ringraziano in modo particolare Confindustria Toscana Sud, l’Associazione Nazionale Anziani Pensionati di Confartigianato e gli altri membri dell’Albo d’onore, oltre che tutti gli Amici della Chigiana, per il caloroso e generoso sostegno riservato all’Accademia.

Media partner del Chigiana International Festival 2019 sono Trenitalia, Classica HD, Amadeus, La Nazione QN, RadioSienaTV e SienaNews. Si rinnova anche quest’anno la collaborazione con Radio 3 Rai e Radio Classica Rai che trasmetteranno alcuni dei più importanti concerti del Festival.

BIOGRAFIE

Nato a Recife (Brasile), Antonio Meneses ha studiato con Antonio Janigro che lo ha portato in Europa per seguire i suoi corsi a Düsseldorf e Stoccarda. Ha vinto concorsi quali il Concorso Internazionale ARD di Monaco e il Concorso Čajkovskij di Mosca. Apparso in tutte le capitali musicali di Europa, Nord e Sud America e Asia, Antonio Meneses si esibisce regolarmente con molte delle principali orchestre mondiali in collaborazione con i più grandi direttori. È ospite regolare di numerosi festival musicali anche come musicista da camera. In campo discografico, ha registrato per Deutsche Grammophon, oltre che con innumerevoli altre etichette quali Auvidis France, Bis, Pan Records, Avie Records.
Tiene regolarmente masterclass in Europa, in America e Giappone. Inoltre, insegna presso il Conservatorio di Berna e all’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Insegna all’Accademia Chigiana dal 2002.

Lilya Zilberstein ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni con Ada Traub alla Scuola Speciale di Musica Gnesin, dove si è diplomata con medaglia d’oro nel 1983. Ha vinto nel 1987 il primo premio al Concorso Busoni di Bolzano. Ha un’intensa attività concertistica internazionale, che la vede suonare con grandissimo successo in tutto il mondo. Nel 1988 ha vinto il Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana. Ha suonato con molti dei maggiori direttori e delle principali orchestre. Inoltre fa musica da camera in duo con Maxim Vengerov, Massimo Quarta e Martha Argerich. Professore alla Musikhochschule di Amburgo, alla Royal Academy di Londra, alla Musikhochschule di Weimar, alla Forth Worth Piano Academy, in numerose Università di Corea del Sud, Taiwan e Stati Uniti. Tiene la cattedra di pianoforte all’Università per la musica e le arti interpretative di Vienna. Insegna all’Accademia Chigiana dal 2011.

Nicoletta Tassan Solet
media relations
nicoletta.tassan@gmail.com
348 64 18 066
www.chigiana.it

PROGRAMMA

LEGENDS
Lunedì 8 luglio, Chiesa di S. Agostino, ore 21.15 :… Naturalmente insieme

ANTONIO MENESES violoncello
LILYA ZILBERSTEIN pianoforte

Heitor Villa-Lobos
Rio de Janeiro 1887 – 1959

Pequena Suite
Romancette. Molto lento
Legendária. Allegretto
Harmonias soltas. Moderato
Fugato (all’antica). Allegro
Melodia. Andantino
Gavotte-Scherzo. Tempo de Gavotte – Più mosso – Allegro vivace

Mieczysław Weinberg
Varsavia 1919 – Mosca 1996

Sonata n. 1 in do magg. op. 21
Lento ma non troppo
Un poco moderato. Lento ma non troppo

* * *

Robert Schumann
Zwickau, Sassonia 1810 – Endenich, Bonn 1856

Phantasiestücke op. 73
Zart und mit Ausdruck
Lebhaft, leicht
Rasch, mit Feuer

Richard Strauss
Monaco di Baviera 1864 – Garmisch-Partenkirchen 1949

Sonata per violoncello e pianoforte in fa magg. op. 6
Allegro con brio
Andante ma non troppo
Finale. Allegro vivo